Inaugurato il rinnovato rifugio Ai Caduti dell’Adamello.

Sabato 10 settembre è stato inaugurato il rifugio ai Caduti dell’Adamello, che sorge ai 3050 metri di altezza del Passo della Lobbia Alta.

Sabato 10 settembre è stato inaugurato il rifugio ai Caduti dell’Adamello, che sorge ai 3050 metri di altezza del Passo della Lobbia Alta. Lo storico edificio eretto nel 1930 a seguito del ritiro del ghiaccio rischiava di cadere. Ora, grazie alla Fondazione Caduti dell’Adamello, di cui fanno parte la Provincia Autonoma di Trento, quella di Brescia il Comprensorio della Valcamonica, i Comuni della Val Rendena, il Cai di Brescia, l’Ana ed il Parco Adamello Brenta, l’edificio è stato ricostruito.

Imponente e tecnologicamente molto impegnativa l’opera di consolidamento della struttura con ancoraggi che penetrano per oltre 20 metri nella Lobbia Alta tra roccia e ghiaccio. Il Caduti dell’Adamello ricorda le migliaia di militari caduti e per le armi e per il grande freddo durante la Guerra del 15-18. Lassù si affrontarono austriaci ed italiani su di una montagna che oggi richiama assieme al rifugio la pace, la giustizia, la fratellanza l’amore tra i popoli. Sono stati questi i concetti espressi dal Cardinale Giovanni Battista Re, salito sull’Adamello per celebrare la S. Messa.

Il rifugio, inoltre, è importante anche perché nel 1984 ospitò Papa Giovanni Paolo II, appassionato di sci, che in quell’estate salì al rifugio sciare (allora alla Lobbia si praticava lo sci estivo) e godette della bellezza di quello sport e delle vette immacolate dell’Adamello. Accanto al Papa salì anche l’indimenticato Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Giovanni Paolo II ritornò poi nel 1988 per benedire l’altare in granito costruito al Passo della Lobbia.

Oltre 200 alpinisti hanno assistito alla cerimonia d’inagurazione e tra essi il presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai, che è presidente della Fondazione Caduti dell’Adamelle. A lui il compito di tagliare il nastro. Presenti anche il Commissario del Governo di Trento De Muro,  l’on. Luigi Olivieri, il senatore Ivo Taralli, i sindaci della Val Rendena e quelli della Val Camonica, il presidente della provincia di Brescia Alberto Cavalli, ed il sindaco Paolo Corsini, il presidentde del Parco Adamello Brenta Zulberti,  il consigliere centrale del Cai Silvio Calvi.

L’opera ha avuto un costo di 6.400.000 Euro, compreso l’arredamento. Gran parte della spesa (5.360.000 €) è stata sostenuta dalla provincia di Trento,  il resto in varia misura dai soci della Fondazione. I lavori sono stati svolti dall’impresa Costruzioni  Rossaro, da Georock e da Or Ba.Ri. e sono durati circa 250 giorni distribuiti su tre stagioni estive 2003- 2004- 2005.

Ora gli alpinisti che salgono in Adamello hanno a disposizione un rifugio moderno e molto confortevole, gestito da Romano Ceschini. All’interno, inoltre, sarà allestita una mostra che ricorderà le battaglie della Grande Guerra in Adamello e le visite del Papa, con gli sci usati e l’abbigliamento usati da Giovanni Paolo II nell’estate del 1984.

Ugo Merlo

Rifugio Caduti dell’Adamello


Nelle foto un momento dell’inaugurazione e il Rifugio caduti dell’Adamello (ph Ugo Merlo)

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